La fine della libertà di informazione

Ogni persona onesta intellettualmente sa quale posizione prendere nella guerra impari tra Palestina e Israele e le diverse posizioni variano su alcune interpretazioni approfondite.

Solo gli idioti (e sono numerosi) prendono le parti dell’uno o dell’altro in modo intransigente come si trattasse di una partita di calcio.

Se si guardano in modo professionale e sistematico le reti di informazione internazionale viene spontaneo comprendere come gran parte del mondo riceva informazioni molto diverse da quelle che riceviamo noi nel presunto libero occidente. E come le reti occidentali (BBC, CNN ecc.) trasmettano notizie in arabo e altre lingue per potere diffondere le notizie viste dalla prospettiva occidentale. Altrettanto fanno RT, AlJazeera, Al Arabyia in inglese, arabo, turco e altre reti in francese e spagnolo. Per non parlare di CGTV cinese che tiene un profilo molto basso su tutto e si dedica soprattutto all’economia e all’Africa trasmettendo in inglese, ma i suoi reporter conservano di proposito un leggero accento cinese.

Tutto questo non ci può lasciare tranquilli perché contro di noi occidentali (con il nostro complesso di superiorità e invincibilità) monta un odio (più o meno giustificato e giustificabile) in tutto il mondo generato dalla politica imperiale e violenta degli Stati Uniti a cui l’Europa oggi molto più di un tempo si adegua supinamente.

Noi cittadini occidentali siamo a nostra volta vittime poiché pochissimi di noi sarebbero per la violenza e la guerra se non fossimo indottrinati. Fino a fare la meschina figura di seguire pedissequamente le dichiarazioni USA sull’embargo a Gaza e poi rimangiandosele in parte un’ora dopo a seguito delle dichiarazioni delle Nazioni Unite.

Se le parole hanno un senso… CNN, BBC e le nostre televisioni parlano di ‘Cisgiordania’ e di Gerusalemme mentre AlJazeera, TRT, RT, CGTV ecc. parlano di West Bank occupato e di Gerusalemme orientale occupata.

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