ELEZIONI EUROPEE: ritorno a Ventotene

Cos’è cambiato in questi cinque anni di legislatura europea? Molto, troppo e non in modo virtuoso. Potremmo esordire con una buona notizia: oggi c’è molta più Europa di cinque anni fa. Il governo europeo s’è consolidato a seguito della pandemia e, subito dopo, della guerra. Ma il processo di integrazione verso più Europa ha perso l’anima popolare e s’è avviato nella direzione sbagliata. Sono stati accantonati alcuni dei principi fondanti elaborati a Ventotene: (a) la sussidiarietà è stata sostituita dal centralismo e dall’ipertrofia burocratica; (b) la dialettica politica è evaporata; (c) l’allargamento a est ha creato problemi culturali e confitti; (d) la guerra è […]

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Guerra e neo-militarismo

       Perché una cosa per noi così assurda e lontana come la guerra, per altri popoli fa parte della cultura e della quotidianità? In queste settimane ho trovato una risposta rileggendo ‘Guerra e pace’ di Tolstoj e ritornando con la mente ai racconti di mio nonno, un ufficiale nella Prima e Seconda guerra mondiale.        Se vogliamo capire il perché delle guerre (ed evitarle) dobbiamo renderci conto che in altri Paesi e culture, anche occidentali (su tutte gli Stati Uniti e Israele), il militarismo e il culto della guerra e della violenza costituiscono un elemento fondante nella formazione di larga parte dei […]

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Pace in Terra Santa

         Il conflitto Israelo-Palestinese ha conseguenze sulla politica internazionale e interna dei Paesi di tutto il mondo. Avvelena le relazioni tra Stati e tra persone da decenni. Se davvero c’è qualcuno interessato a risolvere il conflitto – e su questo nutro qualche dubbio – la soluzione può passare soltanto attraverso una sconfitta militare, diplomatica e morale di Israele che è nell’interesse dei cittadini israeliani e degli ebrei di tutto il mondo. La resa non è una vergogna, tutt’altro; come non lo fu per i bianchi la fine dell’apartheid in Sud Africa dopo il lungo boicottaggio applicato dai Paesi che allora erano […]

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Sondaggi: la nuova fase

I sondaggi del dopo-COVID, dall’essere uno strumento di conoscenza degli umori popolari, si sono trasformati in uno strumento per verificare se il popolo ha capito quel che gli è stato ordinato di credere.I sondaggi per comprendere il pensiero dei cittadini fino agli anni Novanta erano rari se non proprio del tutto assenti. I partiti rappresentavano programmi ben identificati e si rivolgevano agli elettorati che si riconoscevano in essi. In seguito, con la crisi e la dissoluzione dei partiti che rappresentavano specifici interessi di classe o un sistematico modo di affrontare i problemi collettivi, si ricorse sempre più i sondaggi. In […]

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Crisi di governo

LA POSTDEMOCRAZIA Il dibattito sulla crisi di governo è scioccamente concentrato nell’attribuire colpe agli altri e agli uni. Si immaginano tutte le possibili furbizie, imbrogli e interessi personali dei protagonisti, i quali, per inciso, rappresentano molto bene il popolo.  Le opposte opinioni espresse sui media più potenti riecheggiano tali e quali nei ripetuti discorsi sui social network, nei salotti e nelle osterie. Il popolo non è per nulla migliore di chi lo rappresenta. Questa è la democrazia che, si dice, sembra un pessimo sistema di governo, ma non ne esisterebbe uno migliore. Un aforisma banale che si adattava forse alla […]

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