Memoria o perdono?

Il male che cova in noi! Il 27 gennaio 1945, il multietnico e multinazionale esercito sovietico entrò nel campo di sterminio di Auschwitz. Liberò i sopravvissuti e fece prigionieri nazisti e collaborazionisti. La data è stata scelta dalle Nazioni Unite come annuale Giornata della Memoria per ricordare quello che dalla fine degli anni Cinquanta del ‘900 fu definito Olocausto. Le vittime furono per circa la metà ebrei e nella giornata si ricordano anche tutte le altre vittime dei campi di sterminio nazisti, quali Rom, resistenti, omosessuali, comunisti, disabili, slavi non collaborazionisti ecc. L’Olocausto si riferisce a tutti coloro che subirono la barbarie nazista. I media stanno già preparando […]

Continue Reading

Ti potrebbe anche interessare...

Dall’Ucraina a Gaza

Cupi scenari geopolitici* La guerra in Ucraina e i mutati scenari geopolitici mondiali hanno cambiato il contesto in cui si svolge il ripetuto e quasi secolare conflitto israelo-palestinese. Le conseguenze economiche della guerra sul Don, le uniche che davvero interessano gli opulenti e apatici cittadini europei, finora sono state contenute e minimizzate dai governi. Su Gaza, invece, punta gli occhi un’opinione pubblica quasi globale. Esplode così il rancore mai spento contro le azioni (giudicate da qualcuno “prepotenti”) di Israele che i cittadini non occidentali associano ai suoi acritici sponsor americani e alla muta Europa. Oggi, la questione palestinese ritorna ad assumere proporzioni planetarie e […]

Continue Reading

Ti potrebbe anche interessare...

Chi teme la ‘sostituzione etnica’?

Il ministro Lollobrigida e il suprematismo L’improvvida uscita del ministro Lollobrigida ha suscitato una sacrosanta levata di scudi contro la concezione etnica della Nazione. Le parole del ministro sono radicate nel modo di pensare (non oso usare il termine cultura) nella destra al governo. È molto verosimile anche vista la reintroduzione e l’uso costante del termine ‘Nazione’ da parte di Giorgia Meloni per definire la Repubblica Italiana. Non si può però nemmeno accettare l’impostazione di coloro che, a sinistra, sostengono che gli immigrati sarebbero una ‘risorsa’ da ‘importare’ come manodopera e popolazione giovane e riproduttiva, come fossero capi di bestiame […]

Continue Reading

Ti potrebbe anche interessare...