Molti amici mi invitano a non immischiarmi in superficiali e volgari discussioni sulla guerra in Ucraina.
Molti amici mi invitano a non immischiarmi in superficiali e volgari discussioni sulla guerra in Ucraina.
Della situazione ho modo di discutere con persone di elevata cultura e competenza con cui intrattengo rapporti di amicizia e collaborazione in Italia, Europa, negli Stati Uniti, in Russia e persino in Cina (uno solo a dire la verità in quel Paese il quale, mi perdonerà, ma non conosce nulla della storia e della geografia europea così come io nulla so di quella cinese).
Dissentiamo su alcune valutazioni e su qualche principio senza mai aggredirci nemmeno verbalmente. Era così anche quando la Jugoslavia si stava dissolvendo e colleghi croati e serbi si parlavano tra loro in amicizia e rispetto mentre già tuonavano le armi.
Tra noi non ci azzardiamo a proporre soluzioni poiché sappiamo di non contare nulla e di non sapere abbastanza soprattutto sui dettagli che davvero contano.
Questo è l’ambiente in cui sono sempre vissuto e nel quale mi trovo a mio agio mentre spesso soffro a confrontarmi con politici e giornalisti.
Potrei limitarmi a circoscrivere i miei contatti alle persone che mi fa piacere frequentare. Invece, considero un dovere, proprio di chi si ispira alla cultura liberale e democratica, prendere posizioni, anche scomode e invitare tutti a ragionare.
Gli insulti mi pesano e ancor di più mi fa soffrire il rifiuto o l’incapacità di comprendere le basi per intavolare un discorso.
Potrei esimermi, ma sono stato educato diversamente e ho sempre considerato un dovere impegnarmi e contribuire per quel poco che posso alla pace, alla giustizia e alla democrazia. Ricordo un pensiero di Thomas Mann, espresso durante il nazismo per criticare quegli intellettuali proni al potere: “La democrazia è pensiero; ma è pensiero collegato alla vita e all’azione“.
Oggi, non siamo ancora in una condizione di totalitarismo, ma ci stiamo avviando e ogni sforzo, anche il più modesto come il mio, è utile.
Se anche non lo fosse, lo devo fare comunque.