(occasione mancata… ma non troppo)
Il ministero per la transizione ecologica non è stato insediato nei termini così ampi richiesti dal M5stelle. Non era possibile in un governo di larghe intese, senza una maggioranza omogenea e quindi privo di obiettivi precisi. Avrebbe costituito una vera rivoluzione culturale di cui c’è bisogno, ma che è possibile solo se si aggrega una maggioranza in grado di proporlo ponendo come obiettivo prioritario la riconversione ecologica dell’economia. E, per essere ancora più precisi, alla riconversione dell’economia sarebbe necessario aggiungere, la riconversione ecologica della società e del modo di pensare delle persone. Infatti, se si vuole davvero procedere a una riconversione, a una rivoluzione culturale, la questione ambientale non va affrontata solo dal punto di vista tecnico ed economico, ma implica una profonda revisione degli stili di vita e dei modelli di consumo che a loro volta comporta una diversa allocazione delle risorse private e pubbliche.