Solo la metà degli europei è andata a votare per il Parlamento Il voto è considerato sinonimo di democrazia e venerato come un feticcio. Ma la democrazia non si limita a un voto rituale. Quando manca il consenso sulle leggi elettorali e sul sistema istituzionale nel suo complesso, il voto è falsato. In questo caso, l’astensione costituisce un messaggio essenziale della comunicazione della volontà popolare. Quindi fa parte a pieno titolo del processo democratico. Per questo dobbiamo riflettere sulla scarsa affluenza alle urne. Prima che sia troppo tardi. I conservatori – i partiti maggiori – sollecitano retoricamente i cittadini a […]
Il seggio vuoto e l’etica dell’astensione
In quali casi l’astensione dal voto diventa un’opzione politica? Quando è legittima, utile e coraggiosa? La democrazia dei Paesi del blocco occidentale è oggi nella condizione di quell’uomo che cade dal cinquantesimo piano di un grattacielo. In un primo momento si spaventa, ma durante la caduta, arrivato al decimo piano, si rassicura pensando che, in fondo, fino a quel momento tutto è andato bene. Un esempio più sofisticato sarebbe la rana di Chomsky. Alessandro Tessari (ex deputato PCI e Radicale, nonché docente dell’Università di Padova) e la politologa Ester Tanasso dodici anni fa pubblicarono un pamphlet provocatorio. Dato per scontato […]
La riforma presidenzialista
A noi cosa importa del nuovo governo in Olanda (che si forma sei mesi dopo le elezioni)? Poco, ma ci fa riflettere… La notizia passa inosservata (trattandosi di un Paese minore), ma aggiunge un altro tassello all’involuzione del modello della democrazia occidentale così come si era affermata dopo la Seconda guerra mondiale ed era stata codificata dall’”americano” Giovanni Sartori oltre sessant’anni fa. Quel modello sembrava l’unico modello di democrazia possibile e quello “giusto” per fede! Qualcuno ancora ci crede. In Italia infatti, vista l’apparente mancanza di alternanza, secondo Galli vigeva un bipartitismo “imperfetto” perché quel modello di Sartori (e altri) […]
ELEZIONI EUROPEE: ritorno a Ventotene
Cos’è cambiato in questi cinque anni di legislatura europea? Molto, troppo e non in modo virtuoso. Potremmo esordire con una buona notizia: oggi c’è molta più Europa di cinque anni fa. Il governo europeo s’è consolidato a seguito della pandemia e, subito dopo, della guerra. Ma il processo di integrazione verso più Europa ha perso l’anima popolare e s’è avviato nella direzione sbagliata. Sono stati accantonati alcuni dei principi fondanti elaborati a Ventotene: (a) la sussidiarietà è stata sostituita dal centralismo e dall’ipertrofia burocratica; (b) la dialettica politica è evaporata; (c) l’allargamento a est ha creato problemi culturali e confitti; (d) la guerra è […]