Il libro del generale

Ho letto il libro intero del generale inviatomi da un amico in pdf. Quindi non commento per sentito dire, ma avendo diretta cognizione del testo completo. Chissà perché l’ha scritto, forse all’I.G.M. si annoiava. E, soprattutto, perché l’ha scritto? Per sfogare le proprie frustrazioni in modo infantile o è inserito in un progetto politico?

I toni usati dal generale – giovane (55 anni) ex-comandante della Folgore – sono esaltati e i contenuti completamente privi di struttura, elaborazione e documentazione affidabile nonostante i riferimenti a dati e bibliografia presentati come verità inoppugnabili anche quando si tratta di informazioni controverse. Il titolo è centrato: ‘Il mondo al contrario’.

Si può infatti concordare con Vannacci che si stiano diffondendo opinioni antitetiche e contrapposte per alcuni inconciliabili. Il problema è che, il senso del libro, i temi trattati e gli esempi portati rivelano un’opinione manichea del giusto e dello sbagliato.

Naturalmente il generale si considera dalla parte del giusto ed è il mondo ad essere al contrario. Non sorge all’autore il dubbio che stia guidando sulla carreggiata di destra sebbene si trovi in Inghilterra. Sarebbe un libro davvero povero di contenuti, privo di stile letterario e in definitiva ridicolo se non fosse per tre aspetti:

(a) è di facile lettura poiché usa un linguaggio semplice e diretto; la pubblicità che viene data indurrà molti a leggerlo e ritrovare facilmente le proprie emozioni: un’operazione di propaganda ben pensata?

(b) riporta una serie di superficiali luoghi comuni che sono in effetti emotivamente condivisi da una parte cospicua dei cittadini, ai quali però il libro non offre gli strumenti per approfondire e ragionare, ma li invita ad accrescere la rabbia e la frustrazione;

(c) il generale potrebbe avere un seguito tra persone armate ed essere legato a gruppi politici e militari che hanno visto crescere negli ultimi anni i finanziamenti e la presenza pubblica.

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