Il grande caldo

Nel 2012, il Sole e la natura decisero di reagire all’arroganza umana. Gli umani immaginavano di essere gli unici esseri intelligenti e con un’anima mentre tutto il resto lo consideravano oggetti a loro disposizione. Non era così. Il Sole è un grande cervello come l’Oceano del pianeta Solaris. Comunica e agisce in tempi e modi non prontamente decifrabili agli umani, così come incomprensibili, senza un poco di applicazione, sono il linguaggio delle piante e degli animali, ma anche dei fiumi, degli oceani e dei vulcani.

Costoro, stanchi delle angherie subite dagli esseri umani, chiesero aiuto al Sole e lui si rese conto che era necessario mandare qualche segnale per riportare alla ragione gli umani. Con la sua potenza, saggezza e persino nella sua immensa bontà e tolleranza, cominciò a riscaldare il pianeta per spiegare agli umani di tornare al rispetto per la natura e all’umiltà di fronte alla sua potenza che non sarebbero mai riusciti a controllare.

Non avrebbe mai agito con violenza, ma se non fosse riuscito a porre rimedio all’arroganza della specie umana, avrebbe provveduto a farla estinguere rapidamente e nessuno nell’universo se ne sarebbe mai accorto così come nessuno degli umani ha mai fatto caso all’estinzione di una specie, al dissolversi di un meteorite, allo spegnimento definitivo di un vulcano.

Sappiamo con certezza che le cose stanno procedendo davvero in questo modo, ma gli umani preferiscono ancora discutere tra loro – e solo tra loro – se persino quel riscaldamento dipenda dal loro insano comportamento o piuttosto dall’umore alterato del Sole che li sta avvertendo. Il Sole dice loro di rispettare la natura, di non colare cemento ovunque, di non sprecare in un paio di secoli minerali che per realizzarli ci sono voluti milioni di anni, specie animali e vegetali evolutesi dalla notte dei tempi, e boschi e mari e montagne.

Ma per gli umani è irrilevante e farà caldo, tanto caldo e sempre più caldo…

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