La tragedia della funivia

Le colpe di tutti noi

“Tutti siamo responsabili per le colpe degli altri”. Si invocano pene severe per i presunti responsabili della tragedia della funivia del Mottarone. La vendetta, com’è noto, dà conforto ai malvagi, ma è una reazione meschina. Sarebbe ingiusto esagerare nel punire persone sciagurate, stupide e irresponsabili, ma non criminali. Chiunque non abbia rispettato le norme di sicurezza, in qualsiasi altra circostanza, condivide la responsabilità morale dei gestori della funivia. Deve ritenersi solo più fortunato. Le colpe e le pene andrebbero suddivise tra tutti coloro che violano le norme, anche quelle apparentemente assurde e inutili, ma che in circostanze particolari comportano tragedie. Tra questi anche coloro che guidano in modo pericoloso, scrivendo messaggi, chiudendo a chiave le uscite di sicurezza e molto altro. L’incidente del Mottarone è stato causato da una somma di combinazioni negative che raramente si verificano. La massima parte di chi non rispetta le norme di sicurezza, per nostra e loro fortuna, la fa franca, ma non è meno irresponsabile, sciagurato e stupido dei gestori della funivia caduta.

I presunti (ir)responsabili della gestione della funivia del Mottarone sono degli scellerati, delle persone prive di cultura, incapaci di intendere il proprio ruolo. Persone dall’intelligenza e dalla moralità infime. Ma non dei criminali assassini. Se le cose stanno come le descrivono le cronache di oggi, l’unica cosa che certamente non desideravano era di creare problemi ai loro datori di lavoro e a se stessi. Ma proprio la loro pochezza e la loro viltà li ha condotti a un’azione talmente stupida da causare una tragedia di cui non si daranno pace per tutta la vita. La banalità del male. La pena non potrà essere un ergastolo e nemmeno una detenzione eccessiva poiché verosimilmente mancava in loro la volontà di causare una strage di tali proporzioni. Più lieve sarà la pena detentiva, più dovranno vergognarsi per tutta la vita. Piuttosto che invocare pene severissime per questi sfortunati imbecilli, per questi ignoranti scellerati, sarebbe più opportuno punire con rigorosa severità coloro che non rispettano le regole di sicurezza e fare più controlli. Quanti altri si comportano e si sono comportati allo stesso modo sulle stesse funivie Leitner e non è successo mai nulla? Quanti tengono chiuse a chiave le uscite di sicurezza e non fanno la manutenzione dei ponti (Morandi) e dei veicoli? Quanti superano i limiti di velocità perché sembrano loro assurdi? In effetti, le probabilità di incidente sono spesso minime, quasi zero, e questi ignoranti scellerati hanno avuto semplicemente tanta sfortuna quanta fortuna avremmo noi se vincessimo una lotteria milionaria. E quanta ne abbiamo noi quotidianamente quando non rallentiamo per un passaggio pedonale o quando sfioriamo un ciclista. Quindi, punire severamente costoro serve solo da monito. Ricordiamoci – si ricordino tutti coloro che hanno responsabilità di sicurezza – che vi sono migliaia di addetti altrettanto imbecilli e ignoranti che si comportano allo stesso modo e la fanno franca solo perché non incappano nella sfortuna di un caso rarissimo, ma catastrofico. La pena per gli sciagurati responsabili della catastrofe non sarà spalmata su tutti coloro che non rispettano le norme di sicurezza anche se non si incappa in nessun incidente. La responsabilità penale è individuale giustamente, ma quella morale riguarda tutti e tutti siamo responsabili per le colpe degli altri, come scriveva Dostoevskij. 

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