Are Israelis still Jewish?

Many years ago, in 1974, I talked with an elderly Rabbi from Novgorod (Russia). He appeared saddened and disappointed as he shared his thoughts with me: “Our people have not wielded a weapon or organized an army for almost two thousand years.” At that time, I was young, and our discussion revolved around Israel’s involvement in one of the various wars and acts of violence In 2023, after half a century, most Holocaust survivors have passed away, and many of their children have also left us, leaving behind a generation of grandchildren and great-grandchildren who have not experienced the tragedy […]

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Israeliani ed ebrei

Molti anni fa, nel 1974, un vecchio rabbino di Novgorod, triste e deluso, mi diceva: “Il nostro popolo per quasi duemila anni non ha imbracciato un’arma, organizzato un esercito”. Ero molto giovane e commentavamo una delle tante guerre e violenze di Israele.          Oggi, i sopravvissuti all’Olocausto sono praticamente tutti morti. Sono morti anche buona parte dei loro figli e quelli che rimangono sono già molto anziani. La stragrande maggioranza degli ebrei di oggi sono i nipoti e i pronipoti di coloro che vissero la tragedia della Seconda guerra mondiale e la persecuzione nazi-fascista. Questo è persino più vero in Israele […]

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Guerra e neo-militarismo

       Perché una cosa per noi così assurda e lontana come la guerra, per altri popoli fa parte della cultura e della quotidianità? In queste settimane ho trovato una risposta rileggendo ‘Guerra e pace’ di Tolstoj e ritornando con la mente ai racconti di mio nonno, un ufficiale nella Prima e Seconda guerra mondiale.        Se vogliamo capire il perché delle guerre (ed evitarle) dobbiamo renderci conto che in altri Paesi e culture, anche occidentali (su tutte gli Stati Uniti e Israele), il militarismo e il culto della guerra e della violenza costituiscono un elemento fondante nella formazione di larga parte dei […]

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Pandemic and War

The diabolical cunning of the mainstream Competent scholars are often invited to appear on TV talk shows to provide their knowledgeable perspectives on significant issues such as recent pandemics, the Ukraine war, and the Gaza invasion. However, it is disheartening to witness that when the pundit expresses opinions contrary to the mainstream narrative, the talk show anchors frequently resort to public attacks and ridicule them. One might wonder why these anchors invite dissenting voices in the first place and why the scholars accept participatingin such a hostile environment. The intention is unlikely to demonstrate the freedom of information and the inclusion of diverse viewpoints. Instead, it has become evident that, in the post-pandemic era, communication has evolved in a way that strategically invites a few dissenting voices to amplify the dominant narrative showcased by the talk […]

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Il nonno fascista

Mio nonno si accorse con colpevole ritardo che il fascismo era un regime totalitario e oppressivo. Voglio evitare lo stesso errore!  Oggi si corre il rischio di non rendersi conto dell’involuzione politica in occidente sia che i leader apparenti siano Biden o Trump, Meloni o Schlein, Macron o Le Pen. Le democrazie sono allo sbando e forse hanno già cambiato natura. I sistemi politici non sono eterni: nascono, fioriscono e degradano come tutto al mondo. Durante il corso della storia è difficile per tutti comprendere cosa succede e il nonno fu sciocco e sprovveduto quando aderì al fascismo trascinato dal mito nazionale risorgimentale e da […]

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A Path to Peace

The Israeli-Palestinian conflict continues to have far-reaching consequences on both international and domestic politics worldwide. For decades, it has poisoned relations between nations and individuals alike. While doubts linger about the genuine interest in resolving the conflict, a comprehensive solution can only be achieved through Israel’s military, diplomatic, and moral defeat. This outcome would serve the interests of Israeli citizens and Jews worldwide. Surrender, far from being shameful, would mirror the end of apartheid in South Africa, where the white population ultimately embraced a long-standing boycott imposed by civilized nations. Furthermore, this defeat could be disguised as a newfound sense […]

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Pace in Terra Santa

         Il conflitto Israelo-Palestinese ha conseguenze sulla politica internazionale e interna dei Paesi di tutto il mondo. Avvelena le relazioni tra Stati e tra persone da decenni. Se davvero c’è qualcuno interessato a risolvere il conflitto – e su questo nutro qualche dubbio – la soluzione può passare soltanto attraverso una sconfitta militare, diplomatica e morale di Israele che è nell’interesse dei cittadini israeliani e degli ebrei di tutto il mondo. La resa non è una vergogna, tutt’altro; come non lo fu per i bianchi la fine dell’apartheid in Sud Africa dopo il lungo boicottaggio applicato dai Paesi che allora erano […]

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Dall’Ucraina a Gaza

Cupi scenari geopolitici* La guerra in Ucraina e i mutati scenari geopolitici mondiali hanno cambiato il contesto in cui si svolge il ripetuto e quasi secolare conflitto israelo-palestinese. Le conseguenze economiche della guerra sul Don, le uniche che davvero interessano gli opulenti e apatici cittadini europei, finora sono state contenute e minimizzate dai governi. Su Gaza, invece, punta gli occhi un’opinione pubblica quasi globale. Esplode così il rancore mai spento contro le azioni (giudicate da qualcuno “prepotenti”) di Israele che i cittadini non occidentali associano ai suoi acritici sponsor americani e alla muta Europa. Oggi, la questione palestinese ritorna ad assumere proporzioni planetarie e […]

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Jesus and Alì (Cassius Clay)

Those who retaliate against the weak and bow before the strong are the epitome of humility and gutless inclinations. However, those who resist the urge to strike back immediately, knowing their own strength, are individuals of faith and hope, whether it be rooted in a religious beliefs or in a more secular self-confidence. Amid contemporary gospel interpretations, there are those who confess their temptation to resist turning the other cheek and instead retaliate with a slap. Throughout the Gospel of Matthew, this phrase has been consistently portrayed as an act of submission. It was ingrained in us by priests who […]

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Pandemia, guerre, informazione

Prima Orsini ora Basile: l’uno parla di Ucraina, l’altra di Gaza e West Bank occupato. Persone competenti che espongono con coerenza e convinzione solide opinioni contrarie al mainstream. E accettano di essere sbeffeggiate e attaccate pubblicamente. Perché li invitano? Forse per dimostrare che in un Paese democratico si dà spazio a tutti? Non è così: dopo la pandemia la comunicazione si è molto evoluta e si è compreso come sia utile invitare nei talk-show pochi testimonial contrari, possibilmente personaggi folkloristici (come Corona e in forma minore anche Orsini) o attaccabili sul piano personale per rinforzare le opinioni che si vogliono affermare. Così che alla fine di ogni […]

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