Si parla tanto della condizione delle donne in Afghanistan e della violenza dei talebani. Ma qualcuno ha mai parlato con un talebano? E con una donna afghana favorevole ai talebani? Io no. Al più posso dire di essere andato due volte a mangiare in un ristorante afghano a Baltimora: la prima nel 1992 ho fatto indigestione per qualcosa di guasto; la seconda, nel 2009, ero con una antropologa esperta in tradizioni afghane, ma non ricordo nulla di quel che mi ha detto sul paese, però per lo meno ho digerito tutto facilmente.Non si è mai pensato che molte donne afghane potrebbero apprezzare il sistema in cui vivono? Altrimenti non sarebbe spiegabile il consenso e il sostegno offerto ai loro uomini.Se le donne afghane sono presuntivamente schiave della tradizione, lo sono altrettanto gli uomini afghani costretti a loro volta a ruoli che disapprovano. Possibile? Perché non se ne parla?Ci si è mai domandati come fanno le donne afghane a fare valere le proprie opinioni e a soddisfare le proprie esigenze in ambito famigliare e comunitario considerato che si tratta di comunità familistiche più che di società? Non è possibile che noi che ragioniamo con categorie molto diverse e non capiamo nulla e per questo facciamo e perdiamo le guerre? Ci mostrano solo donne con il burka per le strade, ma in casa probabilmente girano in mutande (o senza) come in qualsiasi altra famiglia umana e si amano e litigano come tutti. Si vestono in modo strano? Per loro potremmo essere vestiti in modo strano noi, solo questione di moda e di sottolineare un’identità che irrita gli occidentali. Liberare le donne afghane facendo stragi dei loro bambini, di loro stesse (vittime collaterali) e dei loro uomini è un modo intelligente per creare consenso?Quanti talebani gay e pacifici sono invece costretti all’eterosessualità e a fare la guerra mentre vorrebbero una vita diversa e pacifica? Come succedeva da noi fino a qualche decennio fa e tuttora sembra che ci sia bisogno di una legge contro l’omofobia. Ma dei diritti degli uomini non interessa a nessuno oggi in Afghanistan perché la retorica si concentra sulle donne e non si sforza di capire.Se i matrimoni sono imposti alle donne, non sono meno imposti agli uomini. Chi sa come la società afghana (che poi è molto più diversificata di quello che ci viene comunicato) gestisce con un’intelligenza che non conosciamo la differenza di sesso e genere nel quotidiano? O accettiamo un modello unico: il nostro!Se i talebani hanno vinto anche questa guerra durata vent’anni, dopo avere respinto i sovietici e gli inglesi, forse godono di un vasto consenso che i soldi e l’imperialismo occidentale non sono riusciti a comprare. Qualche riflessione in proposito?Quanto hanno imparato e come sono cambiati i talebani (che poi non sono tutti uguali) nel corso di vent’anni di guerra?Magari le guerre si vincono anche con un po’ di umiltà qualche volta. Io ho solo sentito le notizie dei media mondiali (però anche le reti russe, arabe e cinesi in inglese) e non quelle di fonte talebana visto che non conosco le loro lingue. Ho visto anche alcuni film americani che hanno gettato solo fango sui talebani senza alcun tentativo di umanizzarli e di comprenderli. Non so niente, ma vorrei sapere… e certamente preferisco vivere in occidente, forse perché è meglio oggettivamente? Penso di sì, ma mi viene il dubbio che mi appaia meglio solo perché ci sono nato, mi ci sono abituato ed è il solo modo di vivere che conosco.Ogni volta che si perde una guerra si rafforza il nemico che impara da chi ha battuto. Per indebolirlo, l’unica possibilità è non considerarlo più un nemico e rispettarlo. E imparare a propria volta qualcosa da lui.