Guerra e glamour

Il potere dei media

La copertina di Vogue è di cattivo gusto. Tuttavia, posso persino comprendere coloro che ritengono commovente l’oleografica coppia del guerriero in divisa con lo sguardo truce in compagnia della bella e preoccupata moglie.

Il giudizio sul buon gusto, alla fine, è irrilevante. Una riflessione più seria riguarda invece come mai una rivista di moda come Vogue abbia deciso di scattare e fare circolare questa foto e perché il Presidente dell’Ucraina si sia prestato. Vogue non è il bollettino della parrocchia di Scaricalasino, ma un gruppo editoriale e commerciale a diffusione mondiale in grado di influenzare non solo la moda, ma anche la politica e il modo di pensare.

È strettamente intrecciato alla politica e finanzia le campagne elettorali in USA.

Vogue appartiene a un’impresa – la Condé Nast – che opera nei mass media a livello globale con quasi un miliardo di copie vendute all’anno attraverso varie testate cartacee e digitali. Il fatturato raggiunge cifre da capogiro e il solo CEO, Roger Lynch dispone di un patrimonio personale valutabile attorno al miliardo di dollari.

Mi si può dare del “complottista” se immagino che Vogue e la sua fotografia non riguardano solo la moda ed è diretta dalla politica più che da giornalisti indipendenti e direttori editoriali?

Difficile considerare casuale che dal 2013 – in concomitanza con i disordini e le violenze di Maidan e il successivo rovesciamento del governo – esiste un’edizione ucraina di Vogue. Questa versione in ucraino, peraltro, è perfettamente inutile dal punto di vista commerciale poiché tutti gli Ucraini parlano e leggono perfettamente il russo, lingua in cui la rivista è stata pubblicata dal 1998 a marzo 2022 quando la pubblicazione è stata sospesa per motivi politici.

Si trattasse di libero mercato e persino di capacità di influenzare i gusti estetici, non sarebbe nulla di così grave. Da sola Vogue e la Condé Nast non possono certo né fare né vincere la guerra. Ma qui si tratta di determinare l’opinione pubblica e la politica da parte di pochissime persone che controllano grandi concentrazioni di capitali nei media e nell’industria. Questa foto dimostra soprattutto l’ipocrisia di chi parla di democrazia in un regime oligarchico in cui il popolo non ha alcuna voce!

Il potere dei mediaLa copertina di Vogue è di cattivo gusto. Tuttavia, posso persino comprendere coloro che ritengono commovente l’oleografica coppia del guerriero in divisa con lo sguardo truce in compagnia della bella e preoccupata moglie. Il giudizio sul buon gusto, alla fine, è irrilevant

Ti potrebbe anche interessare...