Dopo l’Antropocene

Uno scenario meraviglioso per la Terra, dopo la catastrofe ambientale

Nei prossimi due secoli, grazie a tre eventi catastrofici la Terra si rigenererà e la breve fase dell’Anthropocene sarà superata. Nella nuova era ci sarà spazio anche per la specie umana, che subirà alcune mutazioni e si ridurrà di numero, ma brillerà di più. Speriamo che sia così, perché dalle mutazioni ci si può aspettare di tutto.

Il primo evento catastrofico sarà una guerra nucleare. Alcune decine di milioni di persone moriranno immediatamente. Questi decessi appariranno insignificanti alla maggior parte delle persone non direttamente colpite. Poi verranno lanciate altre bombe atomiche e le centrali nucleari esploderanno in tutto il mondo. Così, negli anni immediatamente successivi, centinaia di milioni di persone moriranno di tumori e malattie provocate delle radiazioni. Colpiranno tutti indistintamente, ricchi e poveri, compresi coloro che avevano trovato un rifugio temporaneo nei bunker delle bombe. Inoltre, crescerà l’infertilità e la depressione sociale diffusa porterà a suicidi e violenze. Infine, una parte significativa dei nati sarà colpita da mutazioni genetiche.

Il secondo evento che sconvolgerà la Terra sarà la diffusione di pandemie causate da virus letali. Essi saranno in parte naturali o conseguenza delle esplosioni atomiche; in altra sfuggiranno dai laboratori ormai fuori controllo. La disorganizzazione che segue i conflitti non permetterà di affrontarli. I contagi e le malattie causeranno altre centinaia di milioni di morti, riducendo la popolazione mondiale a meno di cinquecento milioni di abitanti, molti dei quali isolati in piccole comunità per difendersi dalle malattie e dalla violenza. Le città saranno abbandonate.

Il terzo evento sarà sociale e politico: i governi e le istituzioni non potranno più garantire l’ordine. Le grandi organizzazioni collasseranno, causando una carenza di produzione alimentare. La carestia mieterà altri milioni di vittime e costringerà la specie umana a riunirsi in tribù e comunità sempre più piccole, colpite da alta mortalità, infertilità e insicurezza.

In questa condizione, altre specie animali e la vegetazione prenderanno il sopravvento sulle aree un tempo abitate solo dagli esseri umani. Le radiazioni provocheranno anche in loro rapide mutazioni e non possiamo prevedere quali.

Gli esseri umani, oggi padroni della natura, si ritireranno e si ricongiungeranno al mondo naturale di cui torneranno a essere solo una piccola parte. Nel corso dei secoli, ricostruiranno lentamente una nuova civiltà, recuperando le meraviglie di quella che avevano così stupidamente distrutto a causa del loro eccessivo orgoglio e della loro avidità.

Grazie a quelle opportune esplosioni nucleari, l’umanità subirà una deliziosa trasformazione, sia genetica sia culturale. Forse il saggio “homo sapiens” e la brillante “mulier sapiens” si ridurranno di statura e cresceranno tre occhi, dodici dita, quattro braccia e una bella appendice simile a una proboscide. Potrebbero persino possedere l’incredibile capacità di comunicare telepaticamente e di riprodursi come i marsupiali. Chissà?

Questa nuova razza di esseri umani possiederà sicuramente geni resistenti alle radiazioni poiché con esse dovranno convivere per migliaia di anni. 

Fortunatamente, ci sono buone probabilità che questa nuova specie umana superi l’intelligenza umana attuale. Sarebbe difficile essere più sciocchi di quelli che ora sono impegnati a prepararsi all’autodistruzione.

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