Cortellesi: c’è ancora domani

Mi sono ingenuamente commosso e ho pianto nei momenti di riscatto personale e sociale… mi succede sempre di fronte a questi temi… cosa ci posso fare? Ma mi si sono anche molto irritato per le semplificazioni e per l’operazione di trasporre nel presente comportamenti, pregiudizi e retoriche che, anche nel passato (quasi 80 anni fa!), erano falsi o, per lo meno, molto più articolati e sfumati. Se si vuole vedere uno spaccato della società di allora, è meglio guardare altri film più intelligenti e meno ideologici. Si potrebbe dire meno ‘in bianco e nero’! Il sessismo esasperato non si può […]

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ELEZIONI EUROPEE: ritorno a Ventotene

Cos’è cambiato in questi cinque anni di legislatura europea? Molto, troppo e non in modo virtuoso. Potremmo esordire con una buona notizia: oggi c’è molta più Europa di cinque anni fa. Il governo europeo s’è consolidato a seguito della pandemia e, subito dopo, della guerra. Ma il processo di integrazione verso più Europa ha perso l’anima popolare e s’è avviato nella direzione sbagliata. Sono stati accantonati alcuni dei principi fondanti elaborati a Ventotene: (a) la sussidiarietà è stata sostituita dal centralismo e dall’ipertrofia burocratica; (b) la dialettica politica è evaporata; (c) l’allargamento a est ha creato problemi culturali e confitti; (d) la guerra è […]

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La solitudine urbana

Introduzione La città è un grande sistema di comunicazione; a sua volta un sistema di comunicazione è una città. Da questa considerazione partiamo per sviluppare una riflessione sulla solitudine umana in città collegando gli aspetti sociali con quelli territoriali. Questo saggio è contenuto nel volume #112 dell’Arco di Giano, periodico di Medical Humanities da me curato assieme a Carla Collicelli e contenente numerosi qualificati saggi. Qui ripropongo il mio saggio introduttivo. La città materiale e immateriale Per definizione, nel definire una città non si possono scindere gli aspetti materiali da quelli sociali: gli uni influiscono sugli altri e viceversa. Oggi, […]

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Olimpiadi e genere

Cento anni fa, alle Olimpiadi di Parigi per la prima volta furono ammesse le donne. Quest’anno, per la prima volta, il numero dei maschi e delle femmine che vi parteciperanno sarà uguale. Qualcuno ha detto che si tratta di un successo storico per l’emancipazione femminile.  Nutro qualche dubbio.  Le donne stesse dimostrano soddisfazione per essere state ammesse (notare la forma passiva) a fare ciò che è stato inventato dagli uomini. Fin qui va bene. Poiché le donne erano scoraggiate o impedite dal dedicarsi ad alcune attività ‘maschili’ era giusto pretendere il diritto di accedervi. Tutto questo appartiene al secolo scorso. […]

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Ascoltando Janis Joplin

Io e la corsa dei 1500 metri Al contrario di Janis Joplin, non ‘scambierei tutti i miei domani per un solo ieri’. Anzi, sono entusiasta di vivere tutti i miei domani come sono ora, grazie ai miei ieri.   Nella mia vita, non ho rimpianti. Anzi uno solo: non ho mai corso i 1500 metri in 3’42”. Era il mio obiettivo – fallito – per la stagione del 1972. Ammetto che la cosa mi lascia ancora l’amaro in bocca. Vi spiego perché.  Sono sempre stato ambizioso e, come accade a tutti gli ambiziosi, mi sembra di avere ottenuto meno di quanto […]

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Elezioni in Sardegna

Governabilità assicurata, rappresentanza cancellata. La Sardegna ha una popolazione di 1,6 milioni di abitanti di cui 1,4 milioni elettori. All’incirca come la sola città di Milano o come le due province di Padova e Treviso insieme. Circa il 2,5% della popolazione nazionale. Giusto per avere un ordine di grandezza. Avendo votato solo la metà degli aventi diritto, in queste elezioni s’è espresso di fatto l’1,25% degli italiani. Le analisi dovrebbero tenere conto di questa e molte altre cose, anziché limitarsi a commentare come si trattasse di una partita tra Inter e Juventus vinta con un autogol allo scadere.Giusta la soddisfazione […]

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Navalny e Gaza

Fatti, emozioni e un po’ di sano complottismo.  L’attenzione sulla guerra di Gaza era diventata eccessiva. Troppo difficile per chiunque giustificare le violenze in corso. Per fortuna la provvidenziale (?) morte di Naval’ny ha stornato l’attenzione da una situazione diventata oltremodo imbarazzante per l’umanità intera e per noi occidentali in particolare. Ora, a chi vuole sentirsi rassicurato del fatto di vivere nel migliore dei mondi possibili, viene enfaticamente riproposto il nemico storico contro cui scagliarsi per sentirsi migliori. È legittimo il dubbio che tutto sia successo per caso. Ma è indiscutibile invece che il caso Naval’ny abbia riportato in prima […]

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The Navalny Case

Facts and emotions (and a touch of healthy conspiracy) We do not need communication pundits to realize how the comments of major media outlets preceded any verified information and how a show was organized for the consumption of public opinion. We don’t need to be particularly smart to note that U.S./NATO’s Stoltenberg and Zelensky first commented unequivocally, taking for granted Navalny’s assassination, pointing out Putin as the sole possible culprit. Later, when asked what evidence they had about a deliberate assassination, all the Western leaders and mainstream media declared in unison that Navalny’s death should be considered an assassination regardless […]

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L’Europa a rischio

Geografia urbana e terrorismo Netanyahu (e la sua banda di malvagi) ha ragione quando afferma che bisogna di uccidere tutti i palestinesi per sradicare definitivamente Hamas. Pertanto, il genocidio è necessario e giustificato, come affermano apertamente diversi politici israeliani e membri del governo. Infatti, secondo diverse indagini attendibili (riportate da Reuters e Associated Press), tre quarti dei palestinesi erano d’accordo con l’attacco del 7 ottobre. Ora, l’approvazione è diventata quasi unanime: le persone che vediamo urlare in televisione non sono arrabbiate con Hamas, gridano contro Israele! I palestinesi sono costantemente assediati a Gaza e oppressi nella Cisgiordania occupata. Sono reclusi […]

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Urban Geography and Terror

Palestinians support Hamas. Netanyahu (and his bunch of evil fellows) is correct when he claims that he needs to kill all the Palestinians to eradicate Hamas ultimately. Hence, genocide is necessary and justified, as several Israeli politicians and government members blatantly keep uttering. In fact, according to several independent investigations and polls (some of them also reported by Reuters and Associated Press), three-quarters of Palestinians supported the October 7th attack. Now, the approval is almost unanimous: the people you see yelling on TV aren’t angry with Hamas; they are with Israel! Palestinians are under constant siege in Gaza and oppressed […]

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