Uno scenario meraviglioso (dopo la catastrofe) Nei prossimi due secoli, la Terra si rigenererà grazie a tre eventi catastrofici che consentiranno di superare questa breve fase di Antropocene. Nella nuova era ci sarà posto anche per la specie umana, sia pure passata attraverso qualche mutazione e diminuita di numero, ma più intelligente. Almeno così si spera perché dalle mutazioni ci si può aspettare di tutto. Il primo evento catastrofico sarà una guerra nucleare. Morirà immediatamente qualche decina di milioni di persone. Queste morti appariranno poco rilevanti alla maggior parte delle persone non direttamente coinvolte. Quindi, si useranno altre bombe atomiche, […]
New World Elites
Why does Trump claim he can end the war in Ukraine in ten minutes? Many assumptions can be made, and they all are just hypotheses. Let’s assume that Russia, China, and most of the BRICS countries present an alternative hegemonic ruling élite to the one that dominated the West in the last century or so. For a long time, the Euro-Atlantic elite (or oligarchy) believed it could maintain global dominance by co-opting leaders from emerging countries. These leaders were flattered to enter the Euro-Atlantic dominating elite, no matter if they were in a lower rank. The open-minded Western elite invited […]
Lo psicanalista organico
Il regime esalta la guerra utilizzando gli intellettuali organici. Capito per caso su un video di Recalcati, il quale sostiene che la storia sarebbe solo un susseguirsi di guerre. Aggiunge che Freud ravvedeva la violenza nei rapporti umani e altro ancora. Naturalmente, in seguito articola meglio il pensiero, ma il messaggio immediato è quello riportato.Proprio adesso gli viene in mente di parlare di questo? Non è lecito pensare che sia un modo per preparare l’opinione pubblica alla guerra?Forse Recalcati è solo un intellettuale politicamente sprovveduto? Parla senza prendere in considerazione le conseguenze di quello che dice? Quel che sostiene Recalcati […]
Negotiating for Ukraine
Russia, by the authoritative voice of its president and foreign minister, proposed to the G7 leaders to negotiate for an end to the war in Ukraine. The response from the West was only one: “WAR!” The Western regime media glossed over the proposal and confirmed that “military victory” is to be the only possible solution. Meanwhile, all polls proved that EU public opinion is largely against the war. At the elections for the EU Parliament, the citizens voted against their governments or abstained from voting. Thus, the real consensus for war is minimal, and the leaders are moving against people’s […]
L’astensione vince in Europa
Solo la metà degli europei è andata a votare per il Parlamento Il voto è considerato sinonimo di democrazia e venerato come un feticcio. Ma la democrazia non si limita a un voto rituale. Quando manca il consenso sulle leggi elettorali e sul sistema istituzionale nel suo complesso, il voto è falsato. In questo caso, l’astensione costituisce un messaggio essenziale della comunicazione della volontà popolare. Quindi fa parte a pieno titolo del processo democratico. Per questo dobbiamo riflettere sulla scarsa affluenza alle urne. Prima che sia troppo tardi. I conservatori – i partiti maggiori – sollecitano retoricamente i cittadini a […]
Abstain from Vote: When is it worth it?
The question arises when abstaining from voting becomes a justifiable, ethical, and valuable political action. In Western politics, an analogy can be drawn to a man falling from a skyscraper. Initially gripped by fear, as he descends to the tenth floor, he reassures himself with the thought, “So far, so good.” Chomsky’s frog provides a more sophisticated illustration. Twelve years ago, Alessandro Tessari, a former Italian MP for the Communist and later Radical Parties, and Ester Tanasso, a political scientist, published a thought-provoking pamphlet. It works in a proportional electoral system, the same as the one used to elect the […]
Il seggio vuoto e l’etica dell’astensione
In quali casi l’astensione dal voto diventa un’opzione politica? Quando è legittima, utile e coraggiosa? La democrazia dei Paesi del blocco occidentale è oggi nella condizione di quell’uomo che cade dal cinquantesimo piano di un grattacielo. In un primo momento si spaventa, ma durante la caduta, arrivato al decimo piano, si rassicura pensando che, in fondo, fino a quel momento tutto è andato bene. Un esempio più sofisticato sarebbe la rana di Chomsky. Alessandro Tessari (ex deputato PCI e Radicale, nonché docente dell’Università di Padova) e la politologa Ester Tanasso dodici anni fa pubblicarono un pamphlet provocatorio. Dato per scontato […]
La riforma presidenzialista
A noi cosa importa del nuovo governo in Olanda (che si forma sei mesi dopo le elezioni)? Poco, ma ci fa riflettere… La notizia passa inosservata (trattandosi di un Paese minore), ma aggiunge un altro tassello all’involuzione del modello della democrazia occidentale così come si era affermata dopo la Seconda guerra mondiale ed era stata codificata dall’”americano” Giovanni Sartori oltre sessant’anni fa. Quel modello sembrava l’unico modello di democrazia possibile e quello “giusto” per fede! Qualcuno ancora ci crede. In Italia infatti, vista l’apparente mancanza di alternanza, secondo Galli vigeva un bipartitismo “imperfetto” perché quel modello di Sartori (e altri) […]
Aborto 2024
Una discussione aggiornata tra reazione e falso progressismo 1. La discussione sulla regolamentazione dell’aborto spesso collega alcune credenze cristiane o religiose con le opinioni più conservatrici. Tra i sessanta e i cinquant’anni fa, molti Paesi occidentali hanno legalizzato l’aborto. Da allora, i costumi, le informazioni e le tecniche sono cambiate. Le norme sono state emanate al termine di una profonda rivoluzione culturale e assimilate negli anni successivi. Ecco perché una riflessione innovativa e laica sull’aborto sarebbe appropriata per continuare il percorso di riconoscimento e valorizzazione dei nuovi diritti della persona. Della persona in generale senza attributi; e quelli specifici della donna, dell’uomo, […]
What Is Israel Achieving in Gaza?
Some Israeli activists complain that in judging the genocide and material destruction of Gaza, we do not mention the October 7 attack that allegedly provoked it. Wrong! Governments have almost unanimously condemned that attack, albeit with obviously different nuances. If Israel and its Western sponsors had dealt immediately with the return of the hostages and prisoners (as the captured military personnel should be called correctly), Hamas would have emerged morally defeated. We’d likely have had demonstrations in support of the victims of October 7. The illegal settlements in the occupied West Bank and occupied East Jerusalem, the arrests of minors […]